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Flora batterica intestinale: il microbiota

Flora batterica Intestinale

La flora batterica intestinale, o microbiota, è un tema centrale per la ricerca alimentare. Cervello e intestino lo sappiamo, si influenzano a vicenda. Ad oggi però, grazie alla tecnologia per il sequenziamento dei genomi, esistono dati sempre più dettagliati su varietà e funzione dei microrganismi che popolano il tratto intestinale.

La ricerca ha di fatto individuato collegamenti inaspettati tra la composizione del microbiota e alcuni aspetti della nostra salute. Lo studio della relazione tra flora batterica intestinale e cervello ha dunque aperto scenari di grande interesse biologico e terapeutico anche per lo studio sugli esseri umani. In particolare, sulla relazione tra alimentazione, stress e depressione. Si tratta di un argomento delicato ma su cui vale la pena riflettere. Soprattutto al momento di mettersi ai fornelli…

Cos’è il microbiota o flora batterica intestinale?

Il Microbiota dell’apparato gastro-intestinale è l’insieme dei microorganismi presenti nel tubo digerente. La sua composizione è fortemente influenzata dall’alimentazione già a partire dall’allattamento e sono moltissimi i fattori che possono alterarla. Fra questi: dieta scorretta, stress e abuso di farmaci.

Il ruolo del microbiota è fondamentale per l’organismo in quanto, la cosiddetta flora batterica, agisce con la mucosa intestinale per:

  • favorire la bio-disponibilità di alcuni nutrienti
  • metabolizzare le calorie
  • sintetizzare le vitamine
  • proteggere la mucosa intestinale 

Così, mentre la superficie che ricopre l’interno dell’intestino (epitelio intestinale) aiuta l’intestino ad assimilare le sostanze nutritive, il microbiota filtra e scherma quelle nocive. Epitelio intestinale e microbiota formano infatti la “barriera intestinale”, il cui stato di salute influenza il nostro benessere generale. In realtà, quando la barriera intestinale è “malata” non sarà in grado di svolgere le sue funzioni al meglio. E senza uno scambio funzionale di sostanze nutritive si possono avere ripercussioni serie sul nostro benessere.

Intestino: il secondo cervello

flora batterica intestinale

Per dimensioni e funzioni, l’apparato digerente, viene spesso definito il “secondo cervello” [Gershon M.D., Il secondo cervello, UTET, 2013]. Nell’intestino, troviamo infatti una rete composta da milioni di neuroni che gestisce le attività intestinali e si collega al cervello tramite il sistema nervoso vegetativo. Per comunicare, cervello e intestino, usano la serotonina. Un neurotrasmettitore prodotto per il 95% dalle cellule della mucosa intestinale la cui funzione è appunto mediare l’attività digestiva e inviare segnali quali la sazietà o la nausea.

Ovviamente, il rapporto tra intestino e cervello è a doppio senso. Di conseguenza, periodi di forte stress psicologico, possono portare a disfunzioni intestinali. Così, alterazioni di questo tipo conducono a stipsi, colite e favoriscono la produzione di acidi, enzimi e ormoni che hanno ricadute anche sul nostro umore.

Lo stress cronico inoltre, porta ad un aumento del livello di cortisolo. Questo ormone, stimolato dall’assunzione di cibo (in particolare carboidrati e grassi) favorisce poi il rilascio di dopamina dal cervello. Questo crea un circolo vizioso dove la persona stressata ricerca cibo ad alto contenuto di zuccheri e grassi come conforto causato dall’iper-attivazione del sistema. Ecco perché spesso, le persone che soffrono di stress cronico, tendono a incrementare compulsivamente la ricerca di cibi.

Nutrire la flora batterica intestinale

Un’alimentazione sbilanciata, cibi poco digeribili o non compatibili con il nostro organismo sono tutti fattori che possono incidere sulla salute della flora batterica intestinale (microbiota) e sull’integrità della barriera intestinale. È chiaro che un’alimentazione corretta ricopre un ruolo fondamentale. 

Prediligete quindi verdure fresche di stagione, ricche di fibre, vitamine e prodotti non contaminati da OGM, irradiazioni o altre sostanze nocive. Prestate poi attenzione ai segnali del vostro corpo. Fritture, cibi particolarmente grassi, alcool e bevande zuccherate possono infatti irritare maggiormente l’intestino. Ridurre o evitare questi alimenti permette di non sovraccaricare l’apparato gastrointestinale limitando così il rischio di irritazione. L’ideale è un’alimentazione equilibrata come la dieta mediterranea: ricca di fibre che favoriscono il giusto equilibrio della flora intestinale. 

Infine, non dimenticate mai che anche il cervello (e il palato!) vuole la sua parte. Dimenticate diete troppo restrittive che rischiano di alterare l’umore e cercate di dedicare il giusto tempo al riposo per non aumentare lo stress. Piuttosto, integrate un po’ di sana attività fisica che, oltre a migliorare il tono muscolare, aiuta a ridurre lo stress e i suoi effetti sull’intestino.

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